
Basket, parla il nuovo acquisto di Pallacanestro Biella Saccaggi
Il nuovo Play rossoblù si racconta su pallacanestrobiella.it: «Decisivo l'interesse del coach, fosse per me inizierei già domani».
Impegno, intensità, leadership. Sono “keywords” che ogni playmaker che si rispetti ha impresse nel suo curriculum. Lorenzo Saccaggi, il primo volto della nostra estate, da pochi giorni ufficialmente in cabina di regia nella quarta Pallacanestro Biella di coach Michele Carrea, le ha tutte impresse nel DNA. Così racconta ai suoi nuovi tifosi, in attesa di incontrarli a metà agosto, che uniti sui social gli hanno già trasmesso grande affetto e un corale messaggio di benvenuto. Ecco la sua prima intervista da giocatore rossoblù.
Biella ti ha voluto senza tentennamenti e tu, senza tentennamenti, hai scelto Biella. È il matrimonio ideale...
«Coach Carrea ha dimostrato grande interesse nei miei confronti. Questo è uno dei motivi che mi hanno spinto a scegliere Biella. Il caoch mi ha cercato immediatamente, mi ha fatto capire quanto mi volesse fin da subito. La prima chiacchierata insieme è stata molto positiva. Lo conosco da qualche stagione, ci siamo incrociati a Casalpusterlengo quando lui ricopriva il ruolo di vice allenatore. La volontà dell'allentore è fondamentale. Il suo grande interesse è per me la carica giusta per affrontare una nuova avventura. Arrivo poi in una Società storica, di primo livello e non solo per quello che Pallacanestro Biella ha fatto in Serie A e in Serie A2. Biella è un club importante anche per il pubblico che trascina con sé, molto appassionato. Quando ho ricevuto questa proposta ho immediatamente pensato potesse essere la soluzione perfetta per me. Ci siamo accordati, è arrivato il contratto e l'ho firmato all'istante. Sono davvero felicissimo».
Dicevi che il primo contatto con coach Carrea è avvenuto a Casalpusterlengo...
«Esatto. A CasalP ho giocato la seconda metà della stagione 2014/2015. Arrivavo da Forlì, lì il club purtroppo era appena fallito. Ho avuto il piacere di lavorare con coach Michele Carrea, anche se da vice allenatore il rapporto sul campo è diverso rispetto a quello che unisce un giocatore a un capo allenatore. La stima nei suoi confronti è rimasta immutata. Ho visto e apprezzato il lavoro pazzesco che in tre anni ha svolto a Biella e anche per questo ho sensazioni positive. Non vedo l'ora di farmi allenare e migliorare insieme a lui. Personalmente penso di poter crescere ancora molto per poi raggiungere insieme ai miei nuovi compagni gli obiettivi di squadra che ci prefiggeremo».
Il coach sì, ma noi, da osservatori e appassionati, non ti conosciamo benissimo. Sei un play ok, hai esperienza nella categoria, leggiamo numeri e statistiche ma...che tipo di giocatore sei?
«Sono un giocatore che fa dell'intensità la qualità principale. Quando dico intensità intendo quella difensiva, a cui tengo molto. Nelle squadre in cui ho giocato ho sempre cercato di trascinare i compagni dal punto di vista difensivo. È li che si costruiscono le vittorie, con la difesa. Grazie a questa intensità, alla mia fisicità e all'atletismo riesco a essere incisivo in qualche modo anche offensivamente. Non sono mai stato un giocatore dal grande talento, non potendo affidarmi solo a quello ho sempre puntato sull'impegno e sulla perseveranza. Nel corso degli anni ho lavorato per migliorare il mio impatto offensivo. L'obiettivo è continuare su questo trend e diventare un punto di riferimento in campo. Voglio essere un leader in tutto e non in un ambito specifico, un leader nel cercare i compagni e nel portare anche la mia esperienza coltivata in anni di A2. Voglio essere un tuttofare e mettere in luce le mie qualità».
Hai firmato un contratto biennale che tradotto significa “progetto”. Tutto dice che si può davvero costruire qualcosa di importante attorno alla tua leadership...
«Vero, e a me tutto questo trasmette grande fiducia. Mi vengono messe in mano le chiavi della squadra con un'idea di continuità. Da giocatore non potrei essere più motivato di così. Non vi dico che ho voglia di partire già domani anche perchè, adesso, vorrei riposarmi e riprendermi dalle fatiche dalla stagione appena passata, però davvero non vedo l'ora di iniziare questa nuova avventura».
Da avversario hai respirato più volte l'atmosfera del Biella Forum. Che impressione ti ha fatto?
«Ho sempre avuto impressioni molto molto positive, oggi molto motivanti. Da avversario ho sempre considerato Biella piazza difficile da affrontare e dove era quasi impossibile vincere. Ovviamente il basket non dipende solo dal fattore campo, però poter contare su un ambiente del genere, su una passione così forte e una carica così incredibile è fondamentale e per un giocatore ambizioso è il massimo. La mia volontà è quella di caricare il pubblico biellese, di trascinarlo sempre più come tanti altri giocatori hanno fatto in passato, e di creare con esso un legame forte. Da avversario ho sempre notato legame e passione, una passione che mi dicono sia viva in città non solo la domenica ma tutta la settimana. Ecco, questo è sicuramente un altro dei motivi che mi hanno spinto a firmare subito per Pallacanestro Biella. Voglio contribuire a dare nuovo entusiasmo a una piazza che merita obiettivi importanti. Proveremo a raggiungerli insieme».
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