Raphael Bianco: «La danza per tutti»

Parla il direttore artistico della Compagnia Egri Bianco Danza

Prosegue la rassegna Interscambi Coreografici della Fondazione Egri per la Danza, che da anni anima il territorio biellese arricchendolo di suggestioni legate al mondo della danza. Domani, nella Palestra Comunale di Vigliano, la Compagnia Atacama porterà “Cappuccetto Rosso. C’era una volta il lupo e la fanciulla”, spettacolo che, partendo dalla celebre fiaba, mostra come l’andare nel bosco sia la perfetta metafora del percorso che ogni individuo deve affrontare per crescere.

Questo spettacolo ben sintetizza le novità della stagione, specialmente quanto a spazi e pubblico: la chiusura per lavori al Teatro Erios di Vigliano, sede primaria della Fondazione nel biellese, mette, infatti, alla prova la Compagnia Egribiancodanza, che dovrà conquistare una nuova cerchia di fruitori, già entusiasti, a quanto si può già evincere dai primi appuntamenti della rassegna, della nuova linfa vitale e artistica portata dalla Compagnia torinese: «Quest’anno la rassegna si estende tra Candelo, Vigliano e Cossato – spiega Raphael Bianco, vicepresidente della Fondazione e coreografo - Il pubblico, che in questi anni ha dimostrato verso di noi affetto, continua a seguirci, e stiamo intercettando nuovo pubblico che non frequentava la stagione. Abbiamo trovato il modo di mettere in relazione questi tre poli culturali targhettizzando gli spazi: la palestra di Vigliano, ad esempio, si presta ad accogliere le scuole adattandosi agli agili e rimodulabili spettacoli per bambini».

Ai più piccoli è rivolta la maggior parte dell’attenzione, con una serie di spettacoli accompagnati da momenti di approfondimento, “Professione spettatore Kids”, variante della ben collaudata sezione per adulti. Tali incontri mirano a fornire le giuste chiavi di lettura affinché la danza possa diventare un codice accessibile: «Nel territorio biellese c’era molta richiesta di spettacoli per bambini – continua il coreografo - Loro sono il pubblico di domani e, a differenza degli adulti, sono più aperti, e per questo entrano più facilmente e con crescente consapevolezza nello spirito della danza. Le loro domande possono anche essere disarmanti per gli artisti i quali, obbligati a trovare delle spiegazioni, comprendono loro stessi meglio come sviluppare certi temi».

Uno scambio, insomma che ben si sposa con la filosofia della rassegna, volta a cogliere quante più suggestioni possibili dall’incontro con il pubblico e tra le Compagnie stesse, che con la Fondazione condividono la ricerca sull’uomo, sulla società e le sue inquietudini, veicolando un importante messaggio di speranza, il tutto metabolizzato dagli artisti e tradotto in gesti, che assumono un valore universale. Particolarmente degni di nota nella rassegna, infine, sono due appuntamenti: «A febbraio – conclude - ci sarà la Compagnia lituana Aura Dance Company, una delle più quotate del nord Europa, che con “The Loope” di Emanuel Gat, coreografo tra i più affermati della sua generazione, metterà in scena un mosaico umano di grande interesse e profondità. Il secondo è a marzo, ed è l’evento NEST Evening, in cui quattro realtà artistiche di primo piano provenienti dal Piemonte porteranno i loro più importanti successi coreografici. Non mancheranno, poi, proficui contatti con le scuole di danza del territorio che spero possano trovare in noi nuovi orizzonti della danza contemporanea».

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