
Cultura
Venerdì 17 Novembre 2023
I Cammini di Oropa: scoprire la meraviglia della natura biellese
È stato presentato ieri il progetto che amplia la rete fino al Canavese attraverso nuovi percorsi cicloturistici
Ieri mattina nella Sala Pier Giorgio Frassati di Oropa è stata presentato il nuovo progetto di “Itinerari dello spirito - Il cammino di Oropa”, un’iniziativa che si è evoluta con gli anni e ha rivoluzionato gli usi e dei costumi biellesi e non solo, fino a far diventare quello dei Cammini, uno dei progetti più apprezzati in generale.
Le iniziative stanno proseguendo e per quest’anno si è fatto un nuovo bando “In Luce”, grazie al sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo, e Oropa da destinazione diventa tappa, ciò vuol dire andare a collegare i punti importanti del nostro territorio e dei paesi limitrofi. Il bando “In Luce” ha permesso di affrontare alcune lacune della gestione dei Sacri Monti piemontesi, affinando la collaborazione tra santuari e comunità, lavorando su iniziative adatte alle esigenze specifiche di ogni sito.
Alberto Conte, di Movimento Lento, ha presentato il nuovo progetto, individuando il target principale nei camminatori, ma estendendolo anche ad appassionati di bicicletta e di e-bike: «Per quanto riguarda il percorso, siamo riusciti ad allungare il percorso del cammino a piedi e abbiamo creato dei percorsi ad hoc per i cicloturisti, abbiamo tracciato e segnalato il Cammino Orientale, da Valle Mosso ad Oropa. Inoltre è stata tracciata la rete delle ciclovie di Oropa, che connette in un sistema di percorsi ad anello anche tutto il territorio del canavese. Una delle criticità che abbiamo riscontrato, in particolare lo scorso anno, sono i trasporti pubblici. Un esempio è il fatto che da Oropa al canavese ci vogliono circa sei ore di viaggio. Per quanto riguarda le ciclovie di Oropa ci siamo resi conto che questo problema può rappresentare una situazione ancora più difficile e critica, allora abbiamo riscritto le ciclovie, modificando i vecchi percorsi in altri nuovi e segnalati in modo tale da poter ritornare al punto di partenza senza ripetere la strada in senso opposto. Sono tutti bellissimi percorsi, le parti di sterrato sono poche e semplici e, soprattutto, adatte a tutti i cicloamatori, principianti ed esperti. La nuova ciclovia riesce inoltre ad intercettare un’area molto vasta, connettendosi alla rete nazionale di ciclovie e quindi andando ad intercettare nuovi pubblici».
Sicuramente è stato fatto un passo avanti dal punto di vista gestionale, anche perché i numeri sono assolutamente dalla parte del progetto, che negli ultimi anni ha avuto un’impennata nel numero delle adesioni e un indotto sul territorio che, soltanto nello scorso anno, ha superato il milione di euro. Questa “fase 2” del bando “In Luce” sarà fondamentale per stabilizzare e consolidare tutta la rete di camminatori che si è sviluppata, cercando di fornire continui incentivi per i visitatori a visitare i monti e i santuari piemontesi. Per quanto riguarda il cammino orientale, sono stati presi in considerazione due bellissimi santuari come quello di San Giovanni e della Madonna della Brughiera e proprio sulla via di questi santuari è stata intrapresa un’iniziativa rivoluzionaria: rendere i percorsi montani accessibili a tutti, con una particolare attenzione alle persone non vedenti o ipovedenti.
Questa iniziativa ha avuto poi un seguito, grazie alla collaborazione con l’Associazione Girobussola di Bologna, grazie alla quale sono state prodotte delle mappe tattili per raccontare il territorio nelle strutture ricettive, esattamente nella stessa modalità con cui si osservano le cartine delle valli circostanti in montagna. Per quanto riguarda il cammino canavesano, uno degli obiettivi è quello di rendere inclusiva e accessibile anche la parte eporediese dei Cammini, perché è il più lungo tra i quattro offerti dall’Associazione ed è pieno di località da visitare. Per questo motivo l’Associazione Amici di Belmonte ha voluto produrre un documentario sulle bellezze che il territorio ha da offrire, dal punto di vista naturale ed artistico. Questo film si può trovare su YouTube nella pagine degli Amici di Belmonte ed ha una durata di 42 minuti. L’obiettivo è quello di rendere consapevoli prima gli abitanti del canavese delle potenzialità del proprio territorio, e poi di informare i turisti e farli innamorare delle opere che possono trovare lungo il Cammino.
Le immagini del Cammino
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