
L'ex presidente di Atl e Api Manoli condannato per bancarotta fraudolenta
Giuliano Manoli, 63 anni, ex presidente di Atl e Api, e la moglie Antonella Schirato, sua coetanea, sono stati condannati mercoledì mattina davanti al giudice dell’udienza preliminare per bancarotta fraudolenta. Quattro anni lui, tre anni e quattro mesi lei. Erano difesi dall’avvocato di Milano Giovanni Briola, da Cesare Capuzzo come sostituto processuale e da Giancarlo Petrini di Biella, e hanno beneficiato di uno sconto di pena per il rito abbreviato. Manoli era imputato in qualità di socio e amministratore della Winport Co Sas e liquidatore delle società Venus Promotion srl e Winport srl, tutte dichiarate fallite con sentenza del Tribunale di Biella del 27 marzo 2013. La moglie era socia delle stesse società. Manoli e la moglie erano accusati di aver distratto dall’attivo della Venus Promotion srl milioni di euro oltre che arredi, mobili d’ufficio, macchine d’ufficio, attrezzature video e foto, impianti, autovetture e autoveicoli da trasporto, impianto ascensore, concedendoli in comodato gratuito a una società controllata dagli stessi coniugi. Manoli e la moglie, come si legge negli atti del processo «in concorso tra loro e nelle rispettive qualità, al fine di pro- curarsi un ingiusto profitto e di arrecare un danno ai creditori, non tenevano le scritture contabili obbligatorie; in particolare non tenevano, rispetto alla Venus Promotion srl, il libro giornale relativo al mese di gennaio 2006 e il libro giornale relativo agli anni 2009, 2010 e 2011, il libro inventario relativo agli anni 2006, 2008, 2009 2011 e 2012; inoltre tenevano la contabilità in modo volutamente inattendibile, incompleto e strutturalmente artefatto, in modo da non rendere possibile la ricostruzione del patrimonio e del volume degli affari e con la finalità di porre in essere le condotte criminose di cui ai capi successivi».
Gli avvocati difensori faranno sicuramente appello, dopo aver letto le motivazioni, partendo dal principio che la condanna per la pena è stata inferiore a quanto richiesto dalla Procura.
Oltre a Manoli e alla moglie erano imputa- ti anche Paolo Degli Atti, 56 anni di Roma, in qualità di amministratore della Venus Promotion dal 2009 al 2011, difeso da Lucia Acconci; Giovanni Lettieri, 56 anni, membro effettivo del collegio sindacale sempre della Venus Promotion, difeso dall’avvocato Gobbi di Milano; Vitaliano Maria Noventa, 82 anni, anche lui membro effettivo del collegio sindacale della società, difeso da Ketty Zampaglione di Biella, tutti rinviati a giudizio a maggio 2023. Vito Sese di Roma è invece deceduto e dunque per lui è stato disposto il non luogo a procedere. Sul banco degli imputati, anche Paolo Brescia, difeso da Lucia Acconci, che fu anche lui amministratore delle società per un breve periodo. Brescia era accusato di aver distratto alcune somme di denaro dalla Venus Promotion per attività che non riguardavano la società ed è stato assolto, mentre è stato condannato a due anni per aver ceduto in comodato d’uso dei beni a un’altra società del gruppo. Anche in questo caso l’avvocato Acconci ha annunciato che farà appello: da un lato la difesa ha allegato una perizia calligrafica palesemente diversa e che dimostrerebbe che non è di Brescia la firma sul contratto di comodato; dall’altra parte, proverà a dimostrare che non c’è stata distrazione, con i beni che sono stati poi recuperati e venduti dall’asta.
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