Accusato di aver ricattato un sacerdote: rinviato a giudizio per estorsione un 34enne

L’accusa nei confronti di Amine Mohamed Sahouani, 34 anni, è pesante. L’uomo è stato rinviato a giudizio per aver ricattato un sacerdote molto attivo nel mondo del sociale. L’accusa è quella di estorsione e violazione di domicilio nei confronti del sacerdote. Il 34enne avrebbe minacciato la sua vittima dicendo che avrebbe inviato ai giornali delle foto compromettenti che in qualche modo lo avrebbero riguardato. In questo modo il soggetto, forse anche per la compassione che riusciva a suscitare nel suo interlocutore, sarebbe riuscito per mesi a farsi consegnare del denaro. Questo fino a quando il sacerdote esasperato aveva deciso di non pagare più e denunciarlo. Il trentenne però non aveva voluto arrendersi e dopo aver atteso il rientro a casa dell'anziano, lo aveva seguito sul pianerottolo tentando di farsi aprire la porta prima con le minacce e poi usando la forza. La sua vittima non aveva però ceduto. A chiamare le forze dell’ordine ci aveva pensato un vicino dopo aver sentito le invocazioni d'aiuto. Le pattuglie erano arrivate sul posto in centro a Biella in pochi minuti e il suono delle sirene aveva convinto l'estorsore a mollare il colpo e cercare la fuga.

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